Ago 25, 2022

Le app di incontri Grindr, Tinder ed OkCupid avrebbero condiviso illegalmente volte dati dei loro utenza

Le app di incontri Grindr, Tinder ed OkCupid avrebbero condiviso illegalmente volte dati dei loro utenza

Indietro l’organizzazione norvegese la intervento di questi dati sensibili rivelerebbe virtualmente gli orientamenti sessuali degli fruitori, piu contravvenire le codifica europee con termini di privacy

Alcune delle oltre a diffuse app di incontri – fra cui Tinder, Grindr, OkCupid ancora Happn – avrebbero condiviso informazioni personali per puro pubblicitarie, violando non solo le leggi europee sulla privacy.

A denunciarlo e il Norwegian Consumer Council, excretion istituzione statale norvegese a cauzione dei consumatori, che nel report “Out of Control” ha studiato il atto di 10 applicazioni istallate circa dispositivi Android, rilevando come le app con questione abbiano cronista i dati sensibili degli utenti ad se non altro 135 diversi servizi di profilazione comportamentale durante scopo pubblicitarie.

«Venti mesi dopo l’entrata vigente del GDPR, i consumatori sono addirittura diffusamente spiati online neanche hanno mezzo di sapere quali enti trattano rso lei dati, manco sanno che tipo di fermarli», ha annotato il Consumer Council. Posteriore l’organizzazione, oltre a cio, la condivisione di qualche di questi dati rivelerebbe possibilmente gli orientamenti sessuali degli fruitori.

Volte dati sensibili ceduti da Grindr e da altre app per incontri

Tra le ondule app analizzate vi e Grindr, che si propone che tipo di «la con l’aggiunta di percepibile app di agreable rete informatica verso animali omosessuale, bi, trans di nuovo queer al mondo», che eppure condivide gli indirizzi IP, le periodo, il erotismo e volte dati Esploratore dei propri fruitori in societa terze a ottimizzare la targetizzazione degli annunci pubblicitari.

Tinder addirittura OkCupid, paio altre app a incontri, sono accusate di condividere i dati sensibili degli utenza durante almeno 45 mondo che razza di fanno a capo al Incontro Group, una multinazionale come gestisce a sua acrobazia indivisible con lo stesso nome posto di incontri.

Gara Group, appresso le accuse, ha chiaro verso Forbes: «La privacy e al sentimento della nostra cintura. A differenza di altre mondo tecnologiche il cui qualita si basa sulla vendita di informazioni personali, il nostro e fondato verso raccolta di firme anche si basa sulla prodotto di fidanza di nuovo verso una evidente competenza per gli utenti».

«Tinder di nuovo OkCupid – sinon norma ed nella avviso – utilizzano fornitori di terze parti verso operazioni tecniche e verso presentare volte nostri servizi generali, con maniera tanto verso tutte le altre app anche piattaforme online. La nostra ripulito condivide celibe informazioni specifiche ritenute necessarie verso il meccanismo della nostra programma, con schieramento durante le leggi applicabili, inclusi GDPR ancora CCPA».

Le altre app che avrebbero leso la privacy degli utenti

Ma nel mirino del Norwegian Consumer Council sono finite addirittura altre tipologie di applicazioni che Qibla Finder, utilizzata dai musulmani per orientarsi precisamente sopra la Mecca sopra i momenti di istanza, bensi di nuovo l’app della console animata Wave, e anche l’applicazione verso bambini My Talking Tom 2.

Entro le altre app segnalate dall’associazione sono presenti Perfect365, un’app per ritoccare i selfie, pure le applicazioni per controllare il cadenza mestruale che razza di Clue di nuovo MyDays.

Frattanto, il Norwegian Consumer Council ha sporto relazione circa alcune delle societa prese per osservazione, frammezzo a cui Grindr w la piattaforma pubblicitaria verso app privato di Twitter (la MoPub, che funziona quale mediatore pubblicitario di Grindr, ndr) di nuovo altre quattro ripulito. Twitter e improvvisamente flusso ai ripari dichiarando di aver inibito l’account MoPub di Grindr ancora annunciando di aver incominciato un’indagine interna.

La sunto del apparente

Indietro il dichiarazione, in ricapitolazione, «Nessuna delle app menzionate ha provvisto le informazioni necessarie al cliente verso sottoporre a intervento una alternativa informata all’avvio delle app».

«Inoltre – prosegue il Norwegian Consumer Council – abbiamo raffrontato una fallo quasi completa di impostazioni con-app per costante ovvero impedire la presenza di dati personali in terze parti. Cio dimostra come spesso ai consumatori non vengono fornite informazioni sufficienti a prediligere dato che ricevere di succedere tracciati di nuovo profilati».

«Se il cliente non desidera che le proprie app trasmettano dati personali per terze parti commerciali, l’unica opzione e piu volte non sistemare le app», conclude l’associazione.

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